12 Aprile – 18 Aprile 2021
In un anno fatto di grandi difficoltà, in cui il mondo sembra aver premuto sul tasto “pausa”, ciò che sembra aver subito un grosso e brusco stop è il mondo della cultura. Da un anno a questa parte, il mondo dei teatri, delle attività culturali e dei musei, ha dovuto da un giorno all’altro prepararsi ad attutire il grosso colpo delle chiusure e delle restrizioni.
Diciamo spesso che la cultura è il fiore all’occhiello del nostro paese: l’Italia è stata innegabilmente patria di grandissimi artisti, e soprattutto, il luogo in cui continuano a fiorire giovani talenti che hanno voglia di sperimentare e comunicare attraverso la loro arte. E se, proprio a causa della pandemia, ci siamo riscoperti nostalgici di una serata a teatro, se non vediamo l’ora di poter tornare a stupirci davanti alle opere d’arte di un museo, forse possiamo (ri)cominciare a masticare l’arte con l’esposizione “Design off-line – progetti di un anno di pandemia”, presentata da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e curata da Claudio Larcher, Naba Design Area Leader.
Design off-line – progetti di un anno di pandemia: mostra
Il progetto si inserisce all’interno delle iniziative della Milano Design City 2021, e si tiene nella cornice di Scalo Lambrate dal 12 al 18 aprile 2021. La mostra si propone di restituire, attraverso le opere di giovani progettisti, lo specchio dell’anno appena passato e del complesso presente che si sta affrontando, con un occhio particolare rivolto al contesto urbano.
I temi: soluzioni e riflessioni
Dalle mura domestiche del lockdown, sono germogliati i progetti e le opere dei giovani studenti dell’accademia, portatori di soluzioni, riflessioni e visioni della nuova generazione di cui fanno parte.
Indagando tematiche (ora come non mai) molto attuali, quali l’interazione dell’individuo con lo spazio urbano e il sovrappopolamento, sperimentando le potenzialità espressive di materiali iconici della tradizione italiana, il percorso espositivo di questi progetti disegna un nuovo modo di confrontarsi con il tessuto urbano, esplorando sue possibili declinazioni.
Studenti NABA allo Scalo Lambrate di Milano
Un’esposizione che non potrebbe trovare luogo più coerente se non in Scalo Lambrate, ex deposito ferroviario di inizio Novecento, tornato recentemente a disposizione della città di Milano dopo un lungo restauro di cui la prerogativa numero uno è stata la sostenibilità ambientale.
Per anni luogo abbandonato e ridotto ad uno stato di degrado pressoché totale, è stato completamente riattato e inaugurato il 28 novembre 2020. Ma non è finita qui: allo Scalo è stata restituita una vita del tutto nuova. Il luogo è stato trasformato in un luogo multifunzionale: ospita difatti un mercato sostenibile, un orto in cui vengono coltivati prodotti a KM 0, uno spazio co-working e co-studyng, e soprattutto, un luogo pronto ad ospitare eventi culturali e didattici.
I suoi orizzonti guardano al mondo dell’arte in modo concreto e diretto: 200 mq dei 1500 sono destinati permanentemente alle esposizioni.